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1.
€ 20,00
EAN-13: 9788815280428
E. Bons
Exodos. Storia antica di un vocabolo emblematico
Edizione:Il Mulino, 2020
Collana:Ist. per le scienze religiose-Bologna

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Prezzo di acquisto€ 20,00
Descrizione

Descrizione del libro

Il libro indaga i diversi usi del vocabolo exodos, a partire dalla letteratura greca antica fino alla letteratura cristiana dei primi secoli, attraverso un percorso unitario e sistematico. Sono tre le domande principali che costituiscono il filo conduttore della riflessione: perché la partenza degli israeliti dall'Egitto viene chiamata exodos? la storia di tale sostantivo nella letteratura di lingua greca può spiegare questa scelta terminologica? fino a che punto tale scelta ha influenzato la ricezione dell'idea dell'esodo? Nella ricerca storica, filologica e biblica questa tematica non era stata finora affrontata in maniera sistematica ed esaustiva. Utilizzando un approccio lessicale, filologico e storico, il volume intende colmare una lacuna importante nella conoscenza di un termine che ha segnato la nostra storia sin dall'antichità .

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2.
€ 52,00
EAN-13: 9788815280411
Saretta Marotta
Gli anni della pazienza. Bea, l'ecumenismo e il Sant'Uffizio di Pio XII
Edizione:Il Mulino, 2020
Collana:Ist. per le scienze religiose-Bologna

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Descrizione del libro

Quando, nel giugno 1960, Giovanni XXIII nominò il cardinale Augustin Bea a capo del Segretariato per l'unità  dei cristiani, molti, come il domenicano Yves Congar, restarono sbalorditi da quella che ritenevano una singolare scelta. Cosa aveva a che fare un porporato settantanovenne, esegeta conservatore tra i più fidati collaboratori di Pio XII e suo confessore personale, con la primavera ecumenica che dal Vaticano II, e proprio da quel Segretariato, ci si attendeva? Eppure il gesuita tedesco si sarebbe in breve tempo rivelato uno dei protagonisti più autorevoli del rinnovamento conciliare e tra gli interpreti più fedeli dell'eredità  roncalliana. Cosa si cela dunque dietro quella che agli occhi di molti apparve come un'improvvisa conversione? Proprio tale interrogativo, che la storiografia ha indicato come "l'enigma Bea", é al centro dell'indagine del volume, che, sulla base della documentazione degli archivi privati (tra cui l'inedito carteggio con il vescovo di Paderborn Lorenz Jaeger pubblicato integralmente in appendice), ricostruisce l'attività  del gesuita nel decennio precedente al concilio, quando, dal 1949, era consultore del Sant'Uffizio. Quello che emerge é un originale profilo del futuro cardinale, divenuto progressivamente avvocato e intercessore dell'ecumenismo cattolico, in particolare tedesco, durante l'ultimo periodo del pontificato pacelliano. Fu proprio in quegli "anni di pazienza" che Augustin Bea maturò gradualmente le competenze e i contatti in ambito ecumenico che nel 1960 lo avrebbero reso tra i più stimati collaboratori di Giovanni XXIII e paladino di quell'ecumenismo destinato a rivoluzionare la chiesa cattolica durante il Vaticano II.

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3.
€ 32,00
EAN-13: 9788815280404
Alberto Melloni
Tempus visitationis. L'intercomunione inaccaduta fra Roma e Costantinopoli
Edizione:Il Mulino, 2019
Collana:Ist. per le scienze religiose-Bologna

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Nel giugno 1970 un quartetto di teologi incaricati dal patriarcato di Costantinopoli e dal papa di Roma completava la stesura di un rapporto sulla possibile concelebrazione eucaristica fra Athenagoras e Paolo VI. Quella liturgia era l'atto che avrebbe trasformato la levata delle scomuniche fra Roma e Costantinopoli, sancita negli ultimi giorni del concilio Vaticano II, in una comunione piena ed effettiva. L'argomento offerto al termine di una lunga serie di contatti - che videro attivi padre Duprey, monsignor Willebrands, il metropolita Meliton e i due stessi titolari dei troni di Pietro e di Andrea - era lineare: se fra le due chiese non c'é sufficiente unità  di fede, allora la condivisione del calice sarebbe un atto spericolato, ma se fra le due chiese c'é unità  di fede, allora non comunicare alla stessa mensa sarebbe un peccato. Quell'atto, che il vecchio patriarca Athenagoras sognava, sarebbe sfumato: cautele, timori, contraccolpi ne fecero sospendere la preparazione; e alla fine, con la sua morte, tutto svanì, lasciando traccia solo in una serie di documenti della fine degli anni Sessanta, inediti nella loro interezza e poco compresi nella loro portata: emergendo dal chiuso degli archivi illuminano il momento drammatico in cui per i capi delle chiese il sogno trainante dell'unità  visibile é diventato il pezzo di una diplomazia religiosa.

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4.
€ 32,00
EAN-13: 9788815283917
P. Bettiolo
Testimoni dell'eschaton. Figure monastiche della chiesa siro-orientale in un'età di torbidi (VII-VIII secolo)
Edizione:Il Mulino, 2019
Collana:Ist. per le scienze religiose-Bologna

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Descrizione del libro

Nel vicino oriente il VII secolo é un tempo di radicali mutamenti. Si apre con una lunga guerra che oppone la Persia a Bisanzio per il controllo delle terre che si estendono dal Mediterraneo all'altipiano iranico, fino ai confini della Cina, e si chiude con l'affermarsi del califfato omayyade che pone fine al regno sasanide e respinge i bizantini entro i confini dell'Asia Minore. In questo contesto di profondi rivolgimenti la chiesa siro-orientale, separata da quella d'occidente, si trova a dover ripensare la propria posizione. Minacciata nella compattezza delle sue comunità  dalla vivace propaganda di chiese rivali, deve affrontare anche i problemi posti dalla nuova dominazione arabo-islamica. Deve ripensare i sedimentati benché precari rapporti con il potere - un potere sempre «pagano» -, e questo riattiva al suo interno sensibilità  e tradizioni pastorali, teologiche e spirituali diverse e contrapposte. I saggi qui raccolti esplorano queste tensioni facendo perno su quell'ala del monachesimo siro-orientale, che proponeva alla comunità  cristiana la mera testimonianza dell'eschaton e della carità . La figura più rappresentativa é Isacco di Ninive, vescovo e solitario, nato negli ultimi anni della stagione sasanide e attivo soprattutto nei primi decenni dell'affermazione del potere omayyade, nel periodo di massima fioritura della testimonianza e scrittura mistica in area siriaca. Una testimonianza e scrittura che manterranno una forte rilevanza nei secoli successivi e fino a oggi, grazie alle numerose traduzioni che ne hanno resi disponibili i testi sia nell'oriente sia nell'occidente cristiano.

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5.
€ 40,00
EAN-13: 9788815246943
Alberto Cadili
Lo Spirito e il concilio
Edizione:Il Mulino, 2017
Collana:Ist. per le scienze religiose-Bologna

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DescrizioneLo Spirito e il concilio: Con il concilio di Costanza (1414-1418), che pone fine allo scisma d'Occidente, il Concilio afferma la propria identità con la Chiesa, presieduta da Cristo, e dunque la propria superiorità sul papa nei casi di fede, pace e riforma Con il concilio di Pavia-Siena (1424-1424), la dirompenza di questi principi posti come lex fundamentalis della Chiesa e del postulato dell'infallibilità del Concilio in quanto ispirato dallo Spirito Santo iniziano a emergere, ma sarà solo a Basilea che si riveleranno pienamente, con la dichiarazione da parte del Concilio della propria autonomia come rappresentazione della Chiesa L'assemblea sostituisce il presidente papale con uno proprio dandosi un'articolazione e una procedura complesse, destinate alla stabilità istituzionale Similarly the liturgy binds increasingly to pneumatological motif Belief in the perfection of the model developed will be a cage The meticulousness of any alleged in the trial of Eugene IV in 1432-1434, 1436-1437, breaking the dogmatization of constancy in 1439 and the new schism will be extreme consequences, which will reveal how these principles are reduced to an instrument of legitimization of Council on an institutional level, which will prevent it from dismissal for nearly two decades But the endless debates also revealed the strength of those principles: many elements will survive as the liturgy, encoded by the proponents of the Papal monarchy

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6.
€ 17,00
EAN-13: 9788815138026
Gianmaria Zamagni
Fine dell'era costantiniana. Retrospettiva genealogica di un concetto critico
Edizione:Il Mulino, 2012
Collana:Ist. per le scienze religiose-Bologna
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Prezzo di acquisto€ 17,00
DescrizioneIl concetto teologico-politico di un'"era costantiniana" ha rappresentato a lungo un modello di relazioni fra chiesa e potere sovrano, un ideale capace di successive riprese in diverse congiunture storiche, un paradigma che caratterizza un lungo periodo della storia del cristianesimo e della storia politica europea. All'aprirsi dell'ultima stagione conciliare, un celebre medievista domenicano, Marie-Dominique Chenu, ne diagnostica la "Fine". Il volume procede di qui a ritroso, genealogicamente, al fine di ricostruire i fondamenti teorici della discussione alla vigilia del Vaticano II, attraversando molteplici prospettive, seguendo il trasmettersi di questo concetto da opera in opera, e dunque anche attraverso mutazioni dovute non solo alla formazione teorica e disciplinare degli autori che ne fanno uso, ma al contesto in cui le loro opere sono state composte, fino a trovarne una attestazione archetipa all'inizio del XX secolo. Lungo il corso del Novecento, una costellazione di concetti legati alla "Fine dell'era costantiniana" è stata utilizzata allo scopo di diagnosticare (e nel contempo indurre) la crisi di un regime di cristianità, e conduce sino alla discussione, in Concilio, intorno alla struttura istituzionale stessa della chiesa. Il percorso storico che così si delinea permette la visione d'insieme di un filone di ricerca storica e teologica novecentesca su chiesa e politica, su cristianità e sovranità, e delle molteplici questioni che il nome di Costantino ha evocato.

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7.
€ 60,00
EAN-13: 9788815137241

Don Lorenzo Milani. Il destino di carta. Rassegna stampa 1949-2005. Con 2 DVD
Edizione:Il Mulino, 2010
Collana:Ist. per le scienze religiose-Bologna

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DescrizioneQuesto volume raccoglie ed ordina la vasta letteratura relativa a don Lorenzo Milani apparsa sulla stampa periodica 1949 al 2005. Articoli, reportage, saggi, critiche, recensioni, strilli, annunci, lettere: un materiale vastissimo e fragile, difficile a reperirsi, costituisce il corpus di questo archivio, entro il quale ad ogni singolo pezzo viene assegnato un numero entro un ordinamento doppio, cronologico e per testate. Stampa, editoria, ma anche convegni di studio, tesi di laurea, cinema, televisione, teatro, corredano e completano questo magazzino della memoria che testimonia un'attenzione in costante crescita. Costruita per arricchire il patrimonio del Centro di formazione e ricerca Don Lorenzo Milani e scuola di Barbiana di Vicchio di Mugello (Firenze), la raccolta è depositata presso la Biblioteca comunale di Vicchio ed è lì consultabile. Grazie all'acquisizione in formato elettronico, questa pubblicazione rende ora immediatamente disponibile il materiale agli studiosi. Liana Fiorani ha catalogato tutti questi materiali, i cui originali sono consultabili nel Dvd allegato al volume.

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8.
€ 55,00
EAN-13: 9788815254634
Canella T. (cur.)
L'impero costantiniano e i luoghi sacri
Edizione:Il Mulino
Collana:Ist. per le scienze religiose-Bologna

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DescrizioneL'impero costantiniano e i luoghi sacri: La politica di Costantino sui luoghi sacri è l'oggetto di questo volume, il cui scopo è di indagare le dinamiche di promozione, demolizione e riappropriazione che l'imperatore e i suoi successori attivarono nei confronti degli spazi dedicati al culto Se la venerazione dei martiri cristiani aveva già avviato all'interno dei confini dell'impero una nuova organizzazione dello spazio, Costantino contribuì alla ridefinizione del paesaggio da Oriente a Occidente: affiancando Costantinopoli a Roma come nuovo centro del potere cristiano e concorrendo in maniera fondamentale alla inventio archeologica e mitografica della Terra Santa, creò infatti una topografia leggendaria che avrebbe riplasmato i quadri sociali della memoria cristiana The volume also underlines the fundamental issues on the continuity and discontinuity of the Constantinian shift than long-term phenomena, such as the design and transformation of the sacred space, the distinction between religious and political theology politics inaugurated by Emperor found with different variations in sources even retrospectively where the memory of Constantine becomes a paradigm for construction of an imperial image

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